Alimentazione e volo libero
- Emanuele Rizza

- 27 apr 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Il volo libero è arrivato in Italia con metodiche basate sulle "limitazioni alimentari" e peso di volo, tutti ma proprio tutti hanno iniziato così.
Da lì si è cercato di andare avanti ma nell'andare avanti la maggior parte delle persone non ha trovato alternative a questo.
Lavorare sul comportamento gestendo ambiente e rinforzi è un lavoro che richiede delle conoscenze teoriche e pratiche che non sono per tutti, figuriamoci trasmetterle.
Ad oggi lavorano ancora quasi tutti così, con le restrizioni ma mascherate da diete con tanto di "professionisti" che ci mettono il nome in cambio di qualche cliente o che reggono il gioco di fronte a pappagalli ridotti al malessere.

Non scrivo mai di alimentazione ma direi che posso dire la mia.
Partiamo dai pulli, svezzali con calma finché non necessitano più delle imbeccate. Nonostante alcune cose possano essere rinforzate normalmente con la pappa da imbecco, adeguare le imbeccate alle sessioni di training può compromettere lo svezzamento ed avere dei pappagalli grandi di età con strascichi di questi atteggiamenti sintomi di frustrazione.
Un pappagallo svezzato non è solo un pappagallo che mangia in ciotola ma un animale che non necessità più, anche dal punto di vista dello sviluppo comportamentale, dell'imbeccata.
Diamo per assodato che lo svezzamento sia stato fatto...
Frutta, frutta, ciotole di frutta... pezzi di frutta, bacche, etti ed etti di macedonia. Acqua e poco zucchero, vuoi dargli pasti nutrienti al tuo pappagallo? O pensi che estrusi che si contano con le dita di una mano e qualche cucchiaio di legumi o cereali una tantum siano sufficienti? La risposta la conosci da te devi solo ascoltare il tuo buon senso.
Mangia noci o simili perché fa addestramento? quindi hai tempo di fare addestramento dalla mattina alla sera spero!

Guarda il tuo pappagallo, guarda tutte le foto in cui viene arruffato con il crestino ed eviti di pubblicarle o i video in cui gracchia che cancelli o togli l'audio, il pappagallo te lo sta dicendo che qualcosa non va ma per te è più importante mandare un video sul gruppetto o andare ad un raduno tirarlo per aria e sperare non si pianti da qualche parte.
Nel training ci sono protocolli di food&diet management riconosciuti a livello internazionale ma non prevedono di certo una debilitazione dell'animale. Lavorare sul peso di volo viene dai rapaci, metodica riconosciuta ma opinabile e sicuramente inadatta sui pappagalli... ma da li si è partiti, quello c'era.

Inoltre in genere quando si entra in questi meccanismi le capacità si riversano anche nei risultati, pappagalli che si piantano, fuori controllo o che non volano e gli arrangiamenti vanno a discapito sempre delle ciotole.
Usiamo poi la natura come scusante ad ogni problema irrisolto... ed è natura che stiano sugli alberi, ed oggi ha la muta ed un altro giorno c'è il pappagallo dominante che condiziona gli altri. Leggende metropolitane che vengono tramandate al pari dei dobermann che impazziscono perché non cresce il cranio. Leggende metropolitane che nascono dalla non conoscenza. Per non parlare poi della superficialità nella valutazione dei rischi che merita capitoli a se ma ovviamente non può essere esclusa da un discorso di training.
Un circolo vizioso dove mancano i concetti base.
NON FUNZIONA IN QUESTO MODO ed il pappagallo te lo sta dicendo.
Al pappagallo non interessano le ciotole coreografiche che ti fanno sentire a posto perché ci hai perso tempo. Il pappagallo deve mangiare.

Carichi, scarichi, volano alti, volano bassi tutte fandonie per argomentare, i pappagalli o hanno delle conoscenze o non le hanno e ridurli al minimo non gli insegnerà di certo qualcosa in più come accettare che siano fuori controllo li metterà a rischi maggiori.
Un lavoro sulla motivazione e sul rinforzo positivo ti permetterà di conoscere veramente cosa il tuo pappagallo può fare.
I miei pappagalli hanno a disposizione cereali e legumi (cotti o germinati), frutta, verdura ed estrusi. Misto semi noci etc. in dipesa della specie.
Nel caso in cui si mettano in pratica dei protocolli di food management i pappagalli non devono scendere di peso e non devono tirar fuori atteggiamenti di frustrazione, i pasti devono essere sempre completi. Sinceramente comprendendo a fondo l'utilizzo del rinforzo positivo ed avendo tempo ed ambienti ottimali non serve neanche parlare di food management ma con le dovute accortezze si fa, i migliori trainer all'estero lo fanno ma la prima clausola è: IL PAPPAGALLO NON DEVE AVERE FAME.
Il volo libero richiede molto ma molto tempo, spazi giusti, valutazione dei rischi e del pappagallo.
Ripeto, non è per tutti e riconoscerlo è il primo obiettivo.
LA SALUTE DEL PAPPAGALLO E' LA PRIORITA'
Chi è stato seguito da me questo lo sa.
Riz



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