TELEMETRIA E GPS
- Emanuele Rizza

- 18 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Nonostante la miglior sicurezza nel volo libero deriva da un buon training con criteri e competenze adeguate non si può ignorare il supporto che ci fornisce la tecnologia. Gli imprevisti sono innumerevoli ed avere un sistema che ti permette di rintracciare, in caso di emergenza, il tuo pappagallo è per noi fondamentale perché ti consente di godere dei suoi voli con più serenità. I sistemi principali sono la telemetria ed il GPS, esistono anche apparecchi ibridi.
La telemetria si basa sui segnali radio, una trasmittente applicata al pappagallo manda un segnale radio rintracciabile dall’apparecchio ricevente avendo così in tempo reale la direzione che ti conduce all’animale. Avendo nel kit trasmittente e ricevente con un raggio di azione in genere molto ampio il vantaggio di questo sistema è che non è legato alla linea telefonica e quindi funziona ovunque, ci vuole un po’ di pratica per un buon utilizzo. Il GPS è invece in grado di mandare sul tuo telefono la posizione esatta in cui si trova il pappagallo in quel momento, è molto pratico ma inviando i dati tramite SIM ha bisogno del campo della linea telefonica del proprio gestore.
Riguardo ai sistemi di aggancio sul pappagallo noi ne consideriamo solo due e permettono di utilizzare sia la telemetria che i GPS su qualsiasi pappagallo: A CODA o a ZAINETTO. Il sistema tramite clip A CODA prevede il fissaggio di una clip alle penne principali della coda alla quale agganciare la trasmittente della telemetria, è un sistema molto efficiente e non da alcun problema o impedimento al volo, L’accortezza da avere è di cambiare la clip quando il pappagallo sta per cambiare la penna a causa della muta periodica. Occorre condizionare il nostro amico pennuto sia al fissaggio che al mantenimento della clip che verrebbe altrimenti distrutta in poco tempo. Il sistema a ZAINETTO prevede l’utilizzo di una pettorina su cui agganciare sia i GPS che le trasmittenti radio. Anche qui il pappagallo deve saper indossare la pettorina e mantenerla senza distruggerla e questo prevede un lavoro di preparazione mirato.
L’utilizzo della tecnologia non potrà mai sostituirsi al training ma può sicuramente sostenerlo.






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